Devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù

La devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù Cristo ha origine nella Sacra Scrittura!

Questa devozione appare infatti in modo visibile in due eventi forti del Vangelo: nel gesto di san Giovanni, il discepolo amato, che china il capo sul petto di Cristo durante l’Ultima Cena (cfr. Gv 13,23) e sulla croce, quando il soldato trafigge con la lancia il costato di Gesù (cfr. Gv 19,34). Nell’episodio di Giovanni abbiamo la consolazione di Gesù per il dolore alla vigilia della sua morte, nell’altro episodio, quello del soldato, abbiamo la sofferenza provocata dai peccati dell’umanità…
 
Era il 20 ottobre 1672 quando il sacerdote normanno Giovanni Eudes, oggi santo, celebra per la prima volta la festa dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria con dei testi liturgici composti direttamente da lui. Ma già in alcune mistiche tedesche del MedioevoMatilde di Magdeburgo (1212-1283), Matilde di Hackeborn (1241-1298) e Gertrude di Helfta (1256-1302) – e il domenicano Enrico Suso (1295-1366), si era coltivata la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Tuttavia, alla diffusione del culto, contribuiranno le importanti rivelazioni ricevute dal Signore attraverso la religiosa visitandina di Paray-le-Monial, Margherita Maria Alacoque (1647-1690), canonizzata il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV. La visitandina francese ebbe una serie di rivelazioni private e con il sacerdote gesuita san Claudio de la Colombière (1641-1682), suo padre spirituale, ne propagò il culto.
 
Margherita Alacoque vive nel convento francese di Paray-le-Monial sulla Loira, dal 1671. Ha già fama di grande mistica quando, il 27 dicembre 1673, riceve la prima visita di Gesù che la invita a prendere all’interno del consesso dell’Ultima Cena il posto che fu di Giovanni, l’unico apostolo che, come abbiamo già riportato, fisicamente riposò il suo capo sul petto di Gesù (cfr. Gv 13,23). “Il mio cuore divino è così appassionato d’amore per gli uomini che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per questo grande disegno”, le dice il Signore Gesù.
 
L’anno successivo Margherita ha altre due visioni: nella prima c’è il Cuore di Gesù su un trono di fiamme, più lucente del sole e più trasparente del cristallo, circondato da una corona di spine; nell’altra vede Cristo sfolgorante di gloria, con il petto da cui escono fiamme da ogni parte, tanto da sembrare una fornace. Gesù le parla ancora e le chiede di fare la Comunione ogni primo venerdì per nove mesi consecutivi e di prostrarsi a terra per un’ora nella notte tra il giovedì e il venerdì. Nascono così la pratica dei primi nove venerdì e dell’ora santa di adorazione. In una quarta visione poi, Cristo chiede l’istituzione di una festa per onorare il Suo Cuore e per riparare, attraverso la preghiera, le offese da Lui ricevute.
 
Gesù appare a santa Margherita Maria per diciassette anni, fino al giorno della sua morte, quando sarà ancora lui a venire a prenderla per mano. La chiama la “discepola prediletta”, le comunica i segreti del suo adorabile Cuore (tra cui le “dodici promesse” che di seguito riportiamo) e la fa partecipe della scienza dell’amore!
 
La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, resa obbligatoria per tutta la Chiesa a partire dal 1856 con papa Pio IX, viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini. Nel 1995, san Giovanni Paolo II istituì in questo stesso giorno la Giornata di preghiera per la santificazione dei sacerdoti, sulla convinzione che la santificazione dei sacerdoti giova molto alla santificazione di tutto il popolo di Dio. Una giornata in cui siamo invitati a contemplare il Cuore Sacratissimo di Gesù e a intensificare la nostra preghiera chiedendo al Signore, Buon Pastore e Sommo ed Eterno Sacerdote, il dono di pastori santi secondo il suo Cuore!




“Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini
e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi
e consumarsi per testimoniare loro il suo amore.
In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi
che ingratitudini per le loro tante irriverenze,
i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi
che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore.
Ma ciò che più mi amareggia
è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così.
Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini,
sia dedicato ad una festa particolare per onorare il mio Cuore,
ricevendo in quel giorno la santa comunione e facendo un’ammenda d’onore
per riparare tutti gli oltraggi ricevuti
durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari.
Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà
per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore
su coloro che gli renderanno questo onore
e procureranno che gli sia reso da altri”
 
(Gesù Cristo a Santa Margherita Maria Alacoque)




1a: “La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del mio Sacro Cuore”;
2a: “Darò ai devoti del mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato”;
3a: “Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie”;
4a: “Li consolerò in tutte le loro afflizioni”;
5a: “Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte”;
6a: “Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese”;
7a: “I peccatori troveranno nel mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia”;
8a: “Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione”;
9a: “Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione”;
10a: “Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti”;
11a: “Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome inscritto per sempre nel mio Cuore”;
12a: “A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d’ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo”.

(Le dodici promesse di Gesù Cristo)



La dodicesima promessa è detta “grande promessa”, perché rivela la Divina Misericordia del Sacro Cuore verso l’intera umanità. Da essa deriva l’origine della pratica dei primi nove venerdì del mese. Per rendersi degni della “grande promessa” è necessario:
1°. Accostarsi alla Comunione. La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di Dio; quindi è necessario premettere il Sacramento della Riconciliazione (Confessione);
2°. Per nove mesi consecutivi. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni deve farlo anche per i successivi mesi;
3°. Il primo venerdì del mese. La pia pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno. Generalmente iniziano in ottobre per poi concludersi a giugno in preparazione, appunto, alla Solennità del Cuore Sacratissimo di Gesù.








«I tesori di grazie e di benedizioni che questo Sacro Cuore racchiude sono infiniti.
Io non so che vi sia nessun altro esercizio di devozione, nella vita spirituale,
che sia più efficace, per innalzare, in poco tempo, un’anima alla più alta perfezione
e per farle gustare le vere dolcezze, che si trovano nel servizio di Gesù Cristo»


«In quanto alle persone secolari, troveranno in questa amabile devozione
tutti i soccorsi necessari al loro stato, vale a dire,
la pace nelle loro famiglie, il sollievo nel loro lavoro,
le benedizioni del cielo in tutte le loro imprese, la consolazione nelle loro miserie;
è proprio in questo sacro Cuore che troveranno un luogo di rifugio
durante tutta la loro vita»
 
(Dagli scritti di Santa Margherita Maria Alacoque)